La terapia meditativa TALO®


- SENTIRE, SBLOCCARE E TRASFORMARE LE EMOZIONI -
 

La terapia TALO® è una terapia spirituale che può aiutare ognuno ad aiutare sé stesso/a. Si tratta normalmente di una terapia a breve o medio termine che ti può dare in poche sedute accesso alla tua forza interiore e a tecniche da applicare da soli dopo la seduta.

I nostri problemi e difficoltà come per esempio le malattie, la solitudine, la tristezza depressiva o gli insuccessi e mancanze sono quasi sempre riconducibili ai seguenti motivi:

 
 
  • certe decisioni strategiche prese già molto presto nella nostra vita
  • emozioni ed energie bloccate in noi
  • l'incapacità di perdonare noi o altri
  • molti "no" abituali che governano la nostra vita
  • l'incapacità di sentire certe emozioni
  • dominanza totale dei pensieri sulle emozioni
  • mancanza di fiducia nella nostra guida interiore
  • nessun contatto con il nostro bambino interiore
  • l'incapacità di fare pace con il passato
  • mancanza di chiarezza e determinazione
  • mancanza di decisioni chiare in merito alle questioni più importanti della nostra vita
  • la tendenza di dare la colpa per la nostra sofferenza ad altri
  • mancanza di amore per noi stessi
  • troppe aspettative nei confronti di altri
 
 
A CHI PUO´ESSERE DI AIUTO?

A persone che si fidano della introspezione meditativa per entrare profondamente in contatto con le emozioni congelate e le energie bloccanti in noi che derivano in gran parte da esperienze del nostro passato e/o dai nostri antenati. Queste emozioni/energie desiderano una cosa sola da noi: che le sentiamo accettandole - in modo che possono finalmente lasciarci liberi.
La terapia della trasformazione non è adatta in caso di psicosi o di disturbi psichici pesanti che rendono necessario un supporto di tipo clinico psicologico o psichiatrico.


COME FUNZIONA?

Durante una seduta classica di terapia della trasformazione il terapeuta e il paziente praticano meditazione insieme per entrare in contatto con le sensazioni presenti nel corpo al momento della seduta. Queste sensazioni vengono poi ricollegate a delle emozioni e quelle a loro volta alle emozioni antiche all'origine dello stato d'animo attuale.

Si cerca poi insieme di riconoscere in modo meditativo - e non solo mentale - il pensiero o la decisione, presa spesso già da bambino o addirittura in precedenti incarnazioni, alla base dell'emozione originale. Questa decisione, per esempio del tipo "io non vado bene così come sono" o "questo mondo non è un posto sicuro" o "l'amore ha un prezzo", è molto spesso ancora oggi inconsciamente alla base del nostro comportamento e della nostra sofferenza.

Si tratta in seguito da un lato di prendere una nuova decisione più "vera" e costruttiva e dall'altro lato di perdonare alle persone e alle circostanze alle quali ancora oggi diamo consciamente o inconsciamente la colpa per il nostro malessere - per poter poi intraprendere finalmente la nostra strada in una vita libera e gioiosa sulla base delle nostre nuove decisioni.

 

La mia personale esperienza


di Volker Winkler, terapeuta trasformativo del Sangha Ticino

Pratico meditazione e presenza mentale (mindfulness) da 15 anni molto intensamente. I risultati di questa pratica sono notevoli e decisamente positivi: più calma e pazienza, meno paura, più motivazione e creatività, più compassione con me stesso e con gli altri, più gioia e meno preoccupazioni nonché una sempre maggiore chiarezza sulla vera natura di tutti i fenomeni. Eppure alcuni sintomi fisici mi facevano capire che, nel mio caso, il processo di trasformazione necessitava di una seconda fase con una qualità ancora diversa della pura pratica meditativa buddhista. Perciò nell'estate del 2015 ho deciso di avvicinarmi alla terapia della trasformazione secondo Robert Betz©.

Conoscevo e apprezzavo i discorsi di Robert Betz su CD in tedesco da molti anni. In Germania, Austria e Svizzera tedesca Robert Betz è ormai noto ad un pubblico molto vasto. Così nel giugno del 2015 ho frequentato anch'io un seminario di un giorno intero a Monaco con lui sull'argomento "Leggere i segnali del proprio corpo" ("Was dein Körper dir sagen will"). Sono rimasto estremamente impressionato dall'efficacia del suo approccio e dai risultati ottenuti con un gruppo di ca. 100 persone in una sola giornata di meditazioni e condivisioni collettive. Sono uscito dal seminario con la decisione: "voglio capire e imparare questa forma di terapia".

Così mi sono iscritto a una delle sue "settimane della trasformazione" che mi ha dato l'occasione di affrontare e approfondire i miei "temi" (Roert Betz usa questo termine al posto di "problemi") legati al padre e alla madre della mia infanzia, al mio bambino interiore, alle mie relazioni d'amore di oggi e del passato, al rapporto con i miei figli e con i miei antenati. Il risultato è stato di nuovo sorprendente ed eclatante nella sua qualità liberatoria.

In pratica si tratta di entrare in contatto con le informazioni memorizzate nella mente, nel corpo e nel cuore che danno chiare indicazioni sulle origini dei miei temi e sui momenti nei quali ho preso certe decisioni - che all'epoca furono necessarie come strategie di sopravvivenza ma che oggi non servono più. Una volta compresi questi coinvolgimenti inutili con eventi e personaggi del passato possono essere sciolti tramite rituali meditativi e soprattutto tramite l'energia del perdono e della gratitudine per tutto ciò che ha fatto parte del mio percorso finora - perché tutto ciò che è stato mi ha portato laddove mi trovo ora ed è stato pertanto necessario.

Da lì in poi ho approfondito intensamente questa tecnica terapeutica sperimentandola su me stesso e facendo l'intero percorso formativo proposto da Robert Betz fino a raggiungere la qualifica ufficiale di terapeuta trasformativo. Nel frattempo ho applicato le mie esperienze e conoscenze su me stesso e su un certo numero di persone - con risultati più che incoraggianti.

Non sarebbe mai serio promettere totale guarigione e il definitivo superamento di ogni sofferenza con una specifica forma di terapia. Pertanto durante la formazione ci è stato giustamente vietato di farlo. Nel mio caso e nel caso dell'abbinamento alla pratica meditativa buddhista so e ho sperimentato in prima persona che ci può essere una perfetta interazione in quanto, semplificando, la meditazione buddhista libera la mente e la terapia della trasformazione libera le emozioni e le energie in noi - e entrambe le liberazioni sono normalmente necessarie perché il lato emotivo e il lato mentale dell'essere umano interagiscono fortemente.

Chi fosse interessato a provare questa forma di terapia spirituale può contattarmi per una prima seduta o per un colloquio informativo senza impegno.